Art. 5.
(Interventi).

      1. Il piano di cui all'articolo 3, nel pieno rispetto della normativa vigente a tutela dell'ambiente, del paesaggio e dei beni culturali, prevede in particolare le seguenti misure, da attuare d'intesa con le amministrazioni competenti:

          a) conservazione dei percorsi storici, tratturi e altri itinerari, con individuazione delle direttrici e dei percorsi delle antiche vie e sentieri dei pellegrini sulla base degli indirizzi definiti dal Comitato di cui all'articolo 2;

          b) realizzazione parallela, ove possibile, di percorsi naturali attrezzati dedicati alla mobilità non motorizzata, ciclistica, pedonale e ippica, in connessione con i

 

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valori naturali, agricoli, paesaggistici e storico-culturali del territorio;

          c) predisposizione di percorsi principali e secondari, prevalentemente attraverso interventi per la salvaguardia e il ripristino dei tracciati preesistenti;

          d) manutenzione e adeguamento delle aree di sosta attrezzate esistenti, con recupero dei manufatti dismessi;

          e) apposizione di una tabellazione leggera lungo i percorsi;

          f) restauro scientifico e risanamento conservativo degli immobili di interesse storico-artistico di proprietà pubblica e privata, anche a fini di tutela del paesaggio e di ripristino o miglioramento delle condizioni di pubblica fruizione, con particolare riguardo al completamento di interventi già effettuati nonché all'arricchimento e all'efficace integrazione dei circuiti già utilizzabili;

          g) manutenzione, conservazione e perfezionamento della sicurezza, al fine di incrementare le possibilità di fruizione pubblica dei beni di interesse storico, artistico o ambientale esistenti sul territorio interessato dai tracciati;

          h) manutenzione, recupero e ricostruzione, anche, ove possibile, in forma ciclabile o pedonale, di tratte di percorso dell'antico tracciato, anche in interconnessione con le infrastrutture per la mobilità già esistenti, favorendone e migliorandone la percorribilità a fini escursionistici;

          i) miglioramento della ricettività turistica ecosostenibile, con priorità agli interventi di completamento e manutenzione di strutture già esistenti e funzionanti;

          l) recupero di aree degradate collegate ai percorsi;

          m) attività di informazione, comunicazione, ricerca e documentazione sulla «Via Francigena» e sulle «Vie del Cammino», in coordinamento con analoghe iniziative di altri Paesi europei.

 

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